Fonti russe riportano la cattura di due esemplari dell’obice francese “Caesar” , semovente ruotato, con gittata di 40 km. Trattasi di pezzi d’artiglieria da 155 mm, di ultima generazione, semoventi con velocità di 50 km/h su sterrato. Montato su telaio 8×8, può essere dotato di cabina blindata, con prestazioni di gran lunga superiori ai vecchi pezzi “autocarrati”.
Il costo presunto è di 5 milioni di euro con tempo di produzione di 18 mesi, assai lungo in periodo di emergenza.
La notizia, se confermata, potrebbe dare valore alle seguenti considerazioni:
– capacità di infiltrazione ed esfiltrazione in profondità dei reparti speciali russi;
– “raid” perfetto, con effetto sorpresa su una difesa vicina insufficinte, incapace o impossibilitata
a distruggere il pezzo, abbandonato al suo destino (con relativa riservetta munizioni);
– forze ucraine neutralizzate tanto da consentire il trasporto del pezzo, certo non posizionato in
prima schiera ,oltre le linee;
– il danno appare non solo sul piano militare (perdita di un terzo della dotazione di pezzi Caesar in Ucraina) ma anche su quello tecnologico, laddove la cattura potrà permettere ai Russi di acquisire dati importanti “dal vivo”, senza necessità di operazioni di intelligence;
– sul piano economico la perdita può essere stimata in 10 milioni di euro corrispondenti a poco meno di due MBT (Leopard II o Abrams), non tenendo conto del costo di trasferimento in linea.
– possibile eventualità per cui gli Ucraini abbiano posizionato il pezzo in postazione avanzata, forse troppo, per colpire in profondità il territorio russo;
– fonti militari francesi ed altre non verificabili affermano che i due Caesar non sarebbero stati “catturati” ma semplicemente comprati, peraltro a prezzo “irrisorio”, mentre i rimanenti in schieramenti sarebbero tutti andati distrutti in diversi posizionamenti.
Con ciò si è creato, comunque lo si analizzi, un “caso Caesar”, che dovrebbe far riflettere l’Occidente.
Sono lontani i tempi in cui gli artiglieri italiani presentavano le armi allo sparo dell’ultimo colpo disponibile per poi distruggere il pezzo, certo non prezioso come il Caesar, ma amato quasi come un familiare.