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CAP. VITTORIO LEONARDI M.O.V.M.

Vittorio Leonardi, cui è intitolata la Sezione UNUCI di Chiavari, spezzino di nascita (16 marzo 1895) e chiavarese d’adozione, negli anni precedenti il primo conflitto mondiale fu presidente della sezione giovanile della società irredentista e patriottica “Dante Alighieri”. Convinto interventista, con l’inizio della guerra partì volontario come allievo ufficiale di complemento. Nominato Sottotenente presso il 21° Reggimento della Brigata “Cremona”, fu ferito negli scontri in Trentino nell’agosto del 1916. Promosso Tenente, tornò al fronte con il 53° Reggimento “Umbria”.

Nell’ottobre del 1917 con il grado di Capitano chiese il trasferimento al XVIII Reparto d’Assalto “Fiamme Cremisi”, dove assunse il comando della 3^ Compagnia. Il 16 settembre fu decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare per aver condotto il suo reparto in un audace e ardito colpo di mano nella trincea dell’Abete sul Monte Grappa, catturando l’intero presidio nemico con armi e materiali. Il 25 ottobre 1918, operando con il 240° Reggimento della Brigata “Pesaro” nella vittoriosa e decisiva offensiva di Vittorio Veneto, attaccò con la sua compagnia di arditi le posizioni avversarie di Cima Pertica piombando sulle trincee nemiche e sgominandone i difensori, nel corso del combattimento fu ferito alla testa ma non volle essere allontanato dalla linea d’azione, poi però ferito ancora da una bomba a mano, morì durante il trasporto al posto di medicazione. Per questa eroica azione di guerra il 23 gennaio 1921 fu conferita al Cap. Vittorio Leonardi la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: 

“Capitano di un reparto d’assalto, dotato di altissimo ardimento e di nobilissime virtù di patriota, in aspra lotta, sotto fuoco micidialissimo e in tragiche azioni di corpo a corpo, conquistava con i suoi arditi munitissima posizione nemica. Ferito alla testa, no si allontanava dal suo posto di combattimento, rimanendo sempre l’anima e la forza incitatrice per respingere reiterati contrattacchi nemici. Colpito mortalmente, non cessò d’incitare l’impeto dei suoi finché esalò l’ultimo respiro” 

Cima Pertica, 25 ottobre 1918

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Eroe fortemente sentito dai Chiavaresi che gli hanno voluto dedicare una stele nel Viale delle Medaglie d’Oro al Valor Militare di fronte alla stazione ferroviaria.